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Se lei vedesse
Blake Pierce


Un giallo di Kate Wise #2
Un capolavoro del genere thriller e giallo! L’autore ha sviluppato e descritto così bene il lato psicologico dei personaggi che sembra di trovarsi dentro le loro menti, per seguire le loro paure e gioire dei loro successi. La trama è intelligente e appassiona per il tutto il libro. Pieno di colpi di scena, questo romanzo vi terrà svegli anche la notte, finché non avrete girato l’ultima pagina. Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (a proposito del Killer della rosa) SE LEI VEDESSE (un giallo di Kate Wise) è il libro 2 di una nuova serie thriller psicologica dell’autore best-seller Blake Pierce, il cui primo best-seller Il killer della rosa (libro 1) (scaricabile gratuitamente) ha ricevuto più di 1,000 recensioni a cinque stelle. Quando una coppia viene assassinata e non ci sono apparenti sospetti, Kate Wise, una donna di cinquantacinque anni con una figlia ormai adulta e trent’anni di carriera all’FBI alle spalle, viene richiamata dalla pensione (e dalla sua tranquilla vita di periferia) per tornare a lavorare al bureau. La sua mente brillante e la sua irraggiungibile capacità di entrare nella mente dei serial killer è assolutamente indispensabile, e l’FBI ha bisogno di lei per venire a capo di quell’incomprensibile caso. Perché due coppie sono state assassinate, a cinquanta miglia di distanza e con lo stesso modus operandi? Che cosa possono avere in comune? La risposta, capisce Kate, è urgente – è sicura che il killer stia per colpire ancora. Ma nella letale caccia al topo che segue, Kate, entrando negli oscuri canali della contorta mente dell’assassino, potrebbe non riuscire a fare in tempo. Action thriller dalla suspense al cardiopalma, SE LEI VEDESSE è il libro 2 di un’affascinante nuova serie che vi terrà incollati al libro fino a notte fonda, pagina dopo pagina. Il libro 3 della serie thriller di KATE WISE è ora preordinabile.







s e l e i v e d e s s e



(un giallo di kate wise – libro 2)



b l a k e p i e r c e


Blake Pierce



Blake Pierce è l’autore della serie thriller best-seller di RILEY PAGE, che include tredici libri (più altri in arrivo). Blake Pierce è anche l’autore dei gialli di MACKENZIE WHITE in nove libri (più altri in arrivo); della serie gialla di AVERY BLACK, che comprende sei libri; e della serie thriller di KERI LOCKE, che conta cinque libri; della serie gialla GLI INIZI DI RILEY PAIGE, che comprende tre libri (più altri in arrivo); della serie gialla di KATE WISE, che comprende due libri (più altri in arrivo); dei gialli psicologici di CHLOE FINE, che comprende due libri (più altri in arrivo); e della serie thriller psicologica di JESSE HUNT, che comprende tre libri (più altri in arrivo).

Avido lettore e fan di gialli e thriller da una vita, Blake vorrebbe sapere cosa ne pensi delle sue opere, quindi visita il suo sito internet www.blakepierceauthor.com (http://www.blakepierceauthor.com) per saperne di piГ№ e rimanere aggiornato su tutte le novitГ .



Copyright © 2018 di Blake Pierce. Tutti i diritti riservati. Salvo per quanto permesso dalla legge degli Stati Uniti U.S. Copyright Act del 1976, è vietato riprodurre, distribuire, diffondere e archiviare in qualsiasi database o sistema di reperimento dati questa pubblicazione in alcuna forma o con qualsiasi mezzo, senza il permesso dell’autore. Questo e-book è disponibile solo per fruizione personale. Questo e-book non può essere rivenduto né donato ad altri. Se vuole condividerlo con altre persone, è pregato di acquistarne un’ulteriore copia per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato o non è stato acquisto per suo solo uso e consumo, è pregato di restituirlo e comprarne una copia per sé. La ringraziamo del rispetto che dimostra nei confronti del duro lavoro dell’autore. Questa storia è opera di finzione. Nomi, personaggi, aziende, organizzazioni, luoghi, eventi e fatti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono utilizzati in modo romanzesco. Ogni riferimento a persone reali, in vita o meno, è una coincidenza. Immagine di copertina Copyright andreiuc88, usata su licenzia concessa da Shutterstock.com.


LIBRI DI BLAKE PIERCE



I THRILLER PSICOLOGICI DI JESSIE HUNT

LA MOGLIE PERFETTA (Libro #1)



I THRILLER PSICOLOGICI DI CHLOE FINE

LA PORTA ACCANTO (Libro #1)

LA BUGIA DI UN VICINO (Libro #2)

VICOLO CIECO (Libro #3)



I GIALLI DI KATE WISE

SE LEI SAPESSE (Libro 1)

SE LEI VEDESSE (Libro 2)



GLI INIZI DI RILEY PAIGE

LA PRIMA CACCIA (Libro #1)

IL KILLER PAGLIACCIO (Libro #2)

ADESCAMENTO (Libro #3)



I MISTERI DI RILEY PAIGE

IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)

IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)

OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)

IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)

KILLER PER CASO (Libro #5)

CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)

MORTE AL COLLEGE (Libro #7)

UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)

UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)

IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)

LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)

VITTIME SUI BINARI (Libro #12)

ONCE TRAPPED (Libro #13)

MARITI NEL MIRINO (Libro #14)



I MISTERI DI MACKENZIE WHITE

PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)

UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)

PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)

PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)

PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)

PRIMA CHE SENTA (Libro #6)

PRIMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)

PRIMA CHE DIA LA CACCIA (Libro #8)

PRIMA CHE AFFERRI LA PREDA (Libro #9)

PRIMA CHE ANELI (Libro #10)



I MISTERI DI AVERY BLACK

UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)

UNA RAGIONE PER CORRERE (Libro #2)

UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)

UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)

UNA RAGIONE PER SALVARSI (Libro #5)



I MISTERI DI KERI LOCKE

TRACCE DI MORTE (Libro #1)

TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)

TRACCE DI PECCATO (Libro #3)

TRACCE DI CRIMINE (Libro #4)

TRACCE DI SPERANZA (Libro #5)


INDICE



PROLOGO (#ud4ee68ab-e59c-5ab7-837c-106e402bcfcb)

CAPITOLO UNO (#u50e09331-7805-5c71-881f-02b8576eeecf)

CAPITOLO DUE (#u97b5fcba-5823-5b6c-902a-9ebf6a1a641b)

CAPITOLO TRE (#u34fe3ce9-e218-5e05-b23f-a339a6a4bac8)

CAPITOLO QUATTRO (#u8bbebc69-18ed-5a02-a28f-21a4d503f215)

CAPITOLO CINQUE (#ubdbecafe-3f61-5eff-aa70-0c2d024ec284)

CAPITOLO SEI (#u0890bfab-55c9-52ef-8ee3-f0dafdaa055b)

CAPITOLO SETTE (#uba7500f5-1c33-51ea-adf6-4329de24fc33)

CAPITOLO OTTO (#litres_trial_promo)

CAPITOLO NOVE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO DIECI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO UNDICI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO DODICI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO TREDICI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO QUATTORDICI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO QUINDICI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO SEDICI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO DICIASSETTE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO DICIOTTO (#litres_trial_promo)

CAPITOLO DICIANNOVE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTUNO (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTIDUE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTITRÉ (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTIQUATTRO (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTICINQUE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTISEI (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTISETTE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTOTTO (#litres_trial_promo)

CAPITOLO VENTINOVE (#litres_trial_promo)

CAPITOLO TRENTA (#litres_trial_promo)

CAPITOLO TRENTUNO (#litres_trial_promo)

CAPITOLO TRENTADUE (#litres_trial_promo)




PROLOGO


Crescendo, Olivia non aveva mai pensato di vedere il giorno in cui sarebbe stata davvero contenta di essere a casa. Come la maggior parte delle teenager, aveva trascorso gli anni delle superiori sognando di andarsene di casa, di andare al college per cominciare una vita propria. Aveva seguito il suo progetto, andandosene da Whip Springs, Virginia, e iscrivendosi all’Università della Virginia. Era al terzo anno adesso, diretta verso un’estate ricca di opportunità di lavoro e, per la fine dell’estate, della ricerca di un appartamento. A Olivia vivere nel campus piaceva, ma come studentessa dell’ultimo anno immaginava che fosse ora di vivere da qualche altra parte in città.

Però, per il momento, tornava per un mese intero a Whip Springs dai genitori. E sapeva che la se stessa delle superiori non l’avrebbe mai perdonata per il sollievo e l’ondata d’amore che provò immettendosi nel vialetto dei suoi. Vivevano appena fuori da una strada secondaria di Whip Springs – un sonnolento paesino della Virginia centrale con una popolazione di meno di cinquemila abitanti circondato da foreste su ogni lato, più un tratto di foresta che lo attraversava.

Si stava facendo buio quando imboccò il vialetto. Si era aspettata che sua madre accendesse la luce del portico, ma non c’erano bagliori a illuminare il portone principale. Sua madre sapeva che sarebbe arrivata quel pomeriggio; ne avevano parlato al telefono due giorni prima, e Olivia le aveva anche mandato un messaggio tre ore prima per dirle che era per strada.

Certo, sua madre non aveva risposto, il che era strano da parte sua. Ma Olivia aveva pensato che probabilmente si stesse dando particolarmente da fare per rendere presentabile la camera da letto di Olivia e che si fosse dimenticata di risponderle.

A mano a mano che si avvicinava alla casa, Olivia notò che non solo la luce del portico era spenta, ma sembrava che ogni singola luce della casa lo fosse. Sapeva che c’erano, però. Entrambe le auto erano parcheggiate nel vialetto, la macchina di sua madre parcheggiata giusto dietro al furgoncino del padre, proprio come facevano da quando Olivia aveva memoria.

Se questi sdolcinati stanno cercando di farmi una specie di festa di bentornata a sorpresa, potrei anche piangere, pensГІ Olivia parcheggiando accanto alla macchina della madre.

Aprì il bagagliaio e ne prese i bagagli, appena due valigie ma una delle quali sembrava pesare una tonnellata. Le portò su per il marciapiede verso il portico. Era passato quasi un anno da quando era tornata per una visita; si era quasi dimenticata di quanto totalmente isolato paresse quel posto. I vicini più prossimi si trovavano a meno di un quarto di miglio di distanza, ma gli alberi che circondavano la proprietà facevano sembrare la casa completamente isolata… soprattutto in confronto agli affollati dormitori della scuola.

LottГІ con le valigie per risalire i gradini del portico e poi fece per suonare il campanello. Nel farlo notГІ che la porta era parzialmente aperta.

Improvvisamente la mancanza di luce dall’interno parve sinistra – come una sorta di allarme. «Mamma? Papà?» chiamò mentre lentamente si allungava per aprire la porta col piede.

Questa si spalancò, rivelando l’ingresso e il piccolo corridoio che conosceva così bene. La casa era proprio buia, ma quando entrò andando contro all’avvertimento della sua paura crescente, istantaneamente si sentì a suo agio. Da un’altra zona della casa sentiva la televisione – i familiari ping e applausi della Ruota della fortuna, un classico in casa loro da sempre.

Avvicinandosi alla fine del corridoio e poi al soggiorno, vide la ruota alla televisione montata sopra al caminetto, uno schermo davvero enorme che dava l’impressione che Pat Sajak fosse proprio in soggiorno.

«Ehi» disse Olivia guardandosi intorno nella stanza buia. «Grazie mille per avermi aiutata con la roba. Lasciare la porta socchiusa è stato…»

Doveva essere una battuta, ma quando le parole le ebbero raggiunto la gola non ci fu niente di divertente in loro.

Sua madre era sul divano. Poteva anche essere addormentata e nient’altro non fosse stato per tutto quel sangue. Ce l’aveva sul petto e inzuppava il divano. Ce n’era così tanto che la mente di Olivia all’inizio non riuscì quasi a comprendere. Vederlo con i suoni della ruota della Ruota della fortuna lo rendeva in qualche modo ancora più difficile da comprendere.

«Mamma…»

A Olivia parve che il cuore le si fosse fermato. IndietreggiГІ lentamente mentre la realtГ  di ciГІ che stava vedendo faceva presa. Le sembrava che una piccola parte della mente si fosse scardinata e stesse galleggiando nello spazio da qualche parte.

Un’altra parola le si formò sulla lingua – papà – mentre indietreggiava lentamente.

Ma fu allora che lo vide. Era proprio lì, sul pavimento. Era disteso proprio davanti al tavolino da caffè e aveva addosso tanto sangue quanto sua madre. Stava a faccia in giù, inerte. Ma sembrava gattonare, come se avesse cercato di fuggire. Mentre osservava tutto, Olivia gli vide addosso quelle che sembravano almeno sei visibilissime coltellate alla schiena.

Improvvisamente capì perché sua madre non aveva risposto al messaggio. Sua madre era morta. Anche suo padre.

Sentì un urlo risalirle in gola mente faceva del suo meglio per sbloccare le gambe. Sapeva che chiunque fosse stato poteva essere ancora lì. Il pensiero funzionò – fece uscire l’urlo, fece salire le lacrime, e sbloccò le gambe.

Olivia uscì di corsa e fuggì – fuggì – e non si fermò finché le urla alla fine non le si incastrarono in gola.




CAPITOLO UNO


Buffo quanto velocemente fosse cambiato l’atteggiamento di Kate Wise. Durante il suo anno di pensionamento, avrebbe fatto tutto quel che poteva per evitare il giardinaggio. Il giardinaggio, il lavoro a maglia, i club di bridge – e persino i club di lettura – li aveva evitati come la peste. Sembravano tutti dei cliché che facevano le pensionate.

Però i pochi mesi di nuovo in sella all’FBI le avevano fatto qualcosa. Non era così ingenua da pensare che l’avessero reinventata. No, l’avevano semplicemente rinvigorita. Aveva di nuovo uno scopo, una ragione per attendere il giorno successivo.

Perciò fu forse per quello che trovava accettabile essere ricorsa adesso al giardinaggio come passatempo. Non era rilassante come aveva creduto. Anzi, la rendeva ansiosa; perché investire tempo ed energie nel piantare qualcosa se si combatteva contro il meteo per assicurarsi che rimanesse in vita? Eppure c’era della gioia – mettere qualcosa nella terra e vederne i frutti nel tempo.

Aveva cominciato con i fiori – margherite e bougainvillea all’inizio – e poi aveva proseguito piantando un piccolo orto nell’angolo destro del giardino sul retro. Era lì che attualmente stava accumulando la terra su una pianta di pomodoro arrivando lentamente alla realizzazione che non aveva avuto alcun interesse nel giardinaggio finché non era diventata nonna.

Si chiese se avesse qualcosa a che fare con l’evoluzione della sua natura materna. Amiche e libri le avevano detto che c’era qualcosa di diverso nell’essere una nonna – una cosa con cui una donna non entrava mai in contatto finché era madre.

Sua figlia Melissa le aveva assicurato che era stata una brava madre. Era una rassicurazione di cui Kate aveva bisogno di tanto in tanto, dato il modo in cui aveva trascorso la sua carriera. Aveva messo di proposito la carriera prima della famiglia per troppo, troppo tempo, e si considerava fortunata che Melissa non ce l’avesse mai avuta con lei – tranne nel periodo successivo alla morte del padre.

Ah, l’unico lato negativo del giardinaggio, pensò Kate mettendosi in piedi e spolverandosi via la terra dalle mani e dalle ginocchia. I pensieri tendono a vagare. E quando succede, il passato comincia a farsi strada, non invitato.

Lasciò il giardino, attraversando il prato sul retro della sua casa di Richmond, Virginia, per arrivare al portico. Fece attenzione a levarsi le Keds sporche di terra giunta alla porta. Gettò anche i guanti lì accanto, volendo evitare di portare terra in casa. Aveva trascorso gli ultimi due giorni pulendola. Faceva da babysitter a Michelle, sua nipote, quella sera, e anche se Melissa non era una maniaca della pulizia, Kate voleva che casa sua brillasse. Erano passati quasi trent’anni da quando era stata in compagnia di un bambino e non voleva rischiare.

Guardò l’orologio e si accigliò. Aspettava compagnia tra quindici minuti. Quello era un altro aspetto negativo del giardinaggio: il tempo ti scivolava via facilmente.

Si rinfrescГІ in bagno e poi andГІ in cucina per mettere su del caffГЁ. La bevanda era quasi a metГ  quando suonГІ il campanello. Rispose subito, felice come sempre di vedere le due donne con le quali da circa un anno e mezzo aveva trascorso qualche ora almeno due volte a settimana.

Jane Patterson entrò per prima nell’ingresso, portando un vassoio di pasticcini. Erano danesi fatti in casa e avevano vinto la gara Carytown Cooks per due anni di seguito. Clarissa James entrò dietro di lei con un’ampia ciotola di frutta fresca a pezzi. Indossavano entrambe mise carine che avrebbero funzionato sia per un brunch a casa di un’amica che per uno shopping normale – cosa che entrambe facevano abbastanza.

«Hai fatto ancora giardinaggio, vero?» chiese Clarissa mentre sistemavano il cibo sull’isola della cucina.

В«Come fai a saperlo?В» chiese Kate.

Clarissa le indicò i capelli appena sotto le spalle, dove si assottigliavano in punta. Kate si voltò e si accorse di aver lasciato una riga di terra che in qualche modo le era finita sui capelli. Clarissa e Jane risero mentre Jane toglieva l’involto di plastica dai danesi.

В«Ridete quanto voleteВ» disse Kate. В«Non lo farete piГ№ quando le piante di pomodoro saranno cariche.В»

Era un venerdì mattina, il che automaticamente la rendeva una bella mattina. Le tre donne si sistemarono attorno all’isola della cucina di Kate, sedute sugli sgabelli a mangiare e bere caffè. E mentre la compagnia, il cibo e il caffè erano tutti buoni, era ancora difficile non far caso a ciò che mancava.

Debbie Meade non era più parte del gruppo. Dopo la morte di sua figlia, una delle tre vittime di un assassino che alla fine Kate aveva preso, Debbie e il marito, Jim, si erano trasferiti. Vivevano da qualche parte vicino alla spiaggia nella Carolina del Nord. Debbie mandava fotografie della costa di tanto in tanto, solo per rigirare un pochino il coltello nella piaga. Vivevano lì da due mesi ormai e sembravano felici – di essersene andati dalla tragedia.

La conversazione fu più che altro leggera e piacevole. Jane raccontò di come il marito stesse adocchiando la pensione per l’anno successivo e di come si fosse già messo a pianificare di scrivere un libro. Clarissa condivise delle notizie sui figli, adesso sui venticinque anni, e di come di recente avessero entrambi ricevuto una promozione.

В«A proposito di figliВ» disse Clarissa В«come sta Melissa? Le piace fare la mamma?В»

«Oh, sì» disse Kate. «È assolutamente pazza della sua piccolina. Una piccolina a cui stasera farò da babysitter, anzi.»

В«Prima volta?В» chiese Jane.

«Sì. È la prima volta che Melissa e Terry vanno da qualche parte senza la bambina. Per una notte intera.»

В«GiГ  entrata in modalitГ  nonna?В» chiese Clarissa.

В«Non lo soВ» disse Kate con un sorriso. В«Immagino che lo scopriremo stanotte.В»

«Sai» disse Jane, «potresti tornare indietro nel tempo e fare la babysitter come facevo io alle superiori. Mi porterei dietro il mio ragazzo e, andati a letto i bambini…»

«È piuttosto inquietante» disse Kate.

В«Pensi che Allen ci starebbe, perГІ?В» chiese Clarissa.

«Non lo so» disse Kate cercando di immaginare Allen con una bambina. Si frequentavano seriamente da quando Kate e la sua nuova partner, DeMarco, avevano risolto il caso del serial killer proprio lì a Richmond – lo stesso caso che si era portato via la figlia di Debbie Meade. Non c’era stato un vero e proprio parlare del futuro; non avevano ancora dormito insieme e raramente si toccavano. Si godeva il tempo con lui, però, ma il pensiero di farlo entrare nella parte di nonna della sua vita la metteva a disagio.

В«Le cose vanno ancora bene tra voi due?В» chiese Clarissa.

«Credo di sì. Tutta questa cosa del frequentarsi mi fa strano. Sono troppo vecchia per gli appuntamenti, no?»

«Cavolo, no» disse Jane. «Non capire male… Adoro mio marito, i miei figli e la mia vita in generale. Ma darei qualsiasi cosa per tornare sul mercato solo per un pochino, sai? Mi manca. Conoscere gente nuova, le prime cose…»

«Sì, immagino che quelle siano proprio carine» concesse Kate. «Anche Allen trova l’idea di uscire insieme strana. Insieme ci divertiamo però è… diventa un po’ strano quando le cose cominciano a farsi romantiche.»

В«Bla bla blaВ» disse Clarissa. В«Ma tu lo ritieni il tuo ragazzo?В»

В«Stiamo davvero facendo questa conversazione?В» chiese Kate cominciando a sentirsi arrossire un pochino.

«Sì» disse Clarissa. «Noi vecchie signore sposate abbiamo bisogno di vivere per interposta persona tramite te.»

В«E lo stesso vale per quella tua specie di lavoroВ» disse Jane. В«Come va?В»

«Nessuna chiamata da circa due settimane, e l’ultima era solo per un aiuto per una ricerca. Mi spiace, ragazze… non è avventuroso quanto sperate.»

В«Quindi sei di nuovo in pensione?В» chiese Clarissa.

«Di fondo, sì. È complicato.»

Quel commento pose fine alle domande e tornarono a immergersi negli argomenti locali – i film in uscita, un festival musicale in città, la costruzione dell’interstatale, e via dicendo. Ma la mente di Kate era rimasta presa dall’argomento lavoro. Era di conforto sapere che il bureau la considerava ancora una risorsa ma aveva sperato in un ruolo più attivo dopo aver concluso le cose con l’ultimo caso. Però, finora, aveva sentito il vicedirettore Duran una volta sola, ed era stato per una recensione del lavoro di DeMarco.

Sapeva quanto strano sembrasse alle sue amiche che fosse tecnicamente ancora un’agente attiva e anche presa dal suo ruolo di nonna. Cavolo, era strano anche per lei. Aggiungiamoci una relazione in lento sboccio con Allen e supponeva che la sua vita fosse piuttosto interessante per loro.

Sinceramente, si considerava fortunata. Avrebbe compiuto cinquantasei anni alla fine del mese e sapeva che molte donne della sua etГ  sarebbero state invidiose della vita che faceva lei. Si diceva sempre questo quando sentiva la pressante necessitГ  di essere piГ№ attiva al lavoro. E, in alcuni giorni, funzionava.

E, per come stavano le cose, con la sua nipotina ospite da lei per la prima volta da quand’era nata, quello era uno di quei giorni.



***



Una cosa che le rendeva difficile bilanciare il suo nuovo ruolo di nonna con il desiderio che aveva di sporcarsi le mani con un altro caso era cercare di pensare come una nonna. Quel pomeriggio uscì di casa e andò in alcuni dei frugali negozietti del distretto di Carytown di Richmond. Sentiva di dover prendere un regalo a Michelle per festeggiare la sua prima notte a casa della nonna.

Era difficile mettere da parte armi e sospetti per concentrarsi invece su animali di peluche e tutine. Però, controllando qualche negozio, in qualche modo divenne facile. Scoprì di divertirsi proprio a fare shopping per la nipotina, anche se non aveva ancora neanche due mesi e, in realtà, non le sarebbe importato di alcun regalo le avesse preso. Trovò difficile non arraffare ogni cosetta carina che trovava per comprarla. Dopotutto, non era responsabilità di una nonna viziare i nipoti?

Mentre pagava gli acquisti fatti al terzo negozio che visitava, ricevette un messaggio. Non perse tempo a controllare. Nelle ultime settimane aveva avuto una piccola speranza ogni volta che riceveva una telefonata o un messaggio, pensando che potesse essere Duran o qualcun altro del bureau. Si rimproverava mentalmente quando rimaneva delusa dallo scoprire che non era il bureau, ma Allen. Una volta superato il fastidio di non venire più chiamata dal bureau, comprese che era felice di sentirlo – era sempre felice di sentirlo, in effetti.

В«Allen, devi aiutarmiВ» scherzГІ rispondendo al telefono. В«Sto facendo spese per Michelle e tutto quello che vedo voglio comprarglielo. Г€ normale?В»

В«Non lo soВ» disse Allen. В«Nessuno dei miei figli si ГЁ sistemato e mi ha fatto nonno, ancora.В»

В«Stammi a sentire. Comincia a risparmiare.В»

Allen rise, un suono che a Kate stava cominciando a piacere parecchio. В«Quindi ГЁ stanotte, eh?В»

«Sì. E so di aver già cresciuto una figlia e so cosa aspettarmi, ma sono un po’ terrorizzata.»

«Ah, sarai fantastica. Dato che vuoi parlare di terrore… stasera esco con i miei ragazzi per bere una cosa. E non bevo più di due drink in un’uscita unica da circa cinque anni.»

В«Buon divertimento, allora.В»

В«Mi chiedevo se magari vorresti che ci vedessimo domani a cena. Possiamo raccontarci le nostre storie di sopravvivenza di stasera.В»

В«Mi farebbe piacere. Vuoi passare da me verso le sette?В»

В«Mi pare ottimo. Divertiti stasera. La piccola Michelle dorme giГ  tutta la notte?В»

В«Non credo.В»

В«ArghВ» disse Allen, e terminГІ la telefonata.

Kate mise in tasca il telefono, destreggiandosi con le borse di acquisti. Sorrise involontariamente. Era sotto al sole della sua zona preferita della cittГ , dopo aver appena fatto shopping per una nipotina di due mesi a cui quella notte avrebbe fatto da babysitter. Dato il modo in cui stava andando la giornata, voleva davvero che il bureau chiamasse?

Stava tornando a casa – una passeggiata di tre isolati da dove aveva risposto ad Allen – quando vide una bambina con una t-shirt di My Little Pony. Camminava con la madre mano nella mano, appena qualche metro davanti a lei, che andava nella loro direzione. Aveva cinque o sei anni, i capelli biondi raccolti in una coda di cavallo che solo le cure di una madre potevano creare. Aveva gli occhi azzurri e un naso appuntito che la faceva sembrare un elfo. E fu quella caratteristica a inviarle una punta di disperazione nel cuore.

Un’immagine le passò per la mente, una bambina quasi identica a questa. Ma nell’immagine la bambina aveva terra e sporcizia sul viso, e stava piangendo. Le luci delle auto della polizia brillavano dietro di lei.

L’immagine fu così forte che costrinse Kate a smettere di camminare per un attimo. Distolse gli occhi dalla bambina, non volendo sembrare inquietante o strana. Si aggrappò a quell’immagine nella testa e fece del suo meglio per trovare il ricordo a essa associato. Le giunse gradualmente, e quando lo fece si svolse lentamente, come se Kate stesse leggendo il verbale di un caso.

Bambina di cinque anni, trovata tre giorni dopo la denuncia della scomparsa. Posta in un capanno da pesca dell’Arkansas con i cadaveri dei genitori. I genitori erano la quinta e sesta vittima di un serial killer che aveva terrorizzato l’Arkansas per quasi quattro mesi… un assassino che Kate alla fine aveva beccato, ma solo dopo che questi aveva mietuto un totale di nove vittime.

Kate era consapevole di stare improvvisamente immobile come una statua sulla strada, ma pareva non riuscire a muoversi. Quel caso l’aveva perseguitata per un po’. Così tanti vicoli ciechi, così tante false piste. Aveva corso in cerchio, incapace di trovare l’assassino mentre lui continuava ad aggravare il conteggio dei cadaveri. Dio solo sapeva che cosa aveva pianificato per quella bambina.

Però l’hai salvata, si disse. Alla fine l’hai salvata.

Kate ricominciò lentamente a camminare. Non era la prima volta che un’immagine del suo passato lavorativo le si schiaffava nella testa e la distraeva. A volte arrivavano casualmente, sebbene dal nulla. Ma c’erano altre volte in cui arrivavano forti e rapide, come flashback da stress post-traumatico.

L’immagine della bambina dell’Arkansas era una via di mezzo. E Kate ne fu grata. Quel caso particolare l’aveva quasi costretta a smettere di lavorare come agente nel 2009. Era stato sconvolgente per l’animo, a sufficienza perché Kate chiedesse due settimane di pausa dal lavoro. E, d’un tratto, per quasi un secondo mentre tornava a casa con in mano dei regali per la sua nipotina, Kate si era sentita spinta indietro nel tempo.

Erano passati quasi dieci anni da quando aveva salvato quella bambina. Kate si chiese dove fosse – si chiese se fosse sopravvissuta al trauma.

В«Signora?В»

Kate batté le palpebre, saltando un po’ al suono di una voce sconosciuta di fronte a lei. C’era un ragazzino in piedi davanti a lei. Sembrava preoccupato, come se non fosse sicuro se rimanere lì o scappare via.

«Sta bene?» chiese. «Sembra… non lo so. Che stia male. Come se stesse per svenire.»

В«NoВ» disse Kate scuotendo la testa. В«Sto bene. Grazie.В»

Il ragazzo annuì e proseguì per la sua strada. Kate cominciò a camminare di nuovo, strappata via da un buco del passato che presumeva di non aver ancora chiuso del tutto. Mentre si avvicinava sempre più a casa, cominciò a chiedersi quanti di questi buchi del passato fossero rimasti scoperti.

E se i fantasmi del suo passato avrebbero continuato a perseguitarla finchГ© anche lei non fosse diventata un fantasma.




CAPITOLO DUE


Kate trascorse l’ora successiva pulendo casa, anche se l’aveva già fatto prima di uscire per le spese. Si sentiva strana a essere così in ansia all’idea che Michelle venisse a casa sua. Melissa aveva vissuto in quella casa durante gli anni delle superiori, perciò quando veniva a farle visita (non abbastanza spesso, secondo l’opinione di Kate), Kate non sentiva il bisogno che la casa fosse immacolata. Allora perché era così preoccupata di come apparisse a una bambina di due mesi?

Magari è una bizzarra specie di nidificazione da nonna, pensò grattando il lavandino del bagno… una stanza che sapeva per certo che sua nipote non avrebbe neanche visto, ancor meno usato.

Mentre risciacquava il lavandino, suonò il campanello. Fu invasa da un’euforia per la quale non era preparata. Aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro quando aprì la porta. Melissa era dall’altra parte, con Michelle sul suo seggiolino per la macchina. La bambina era addormentata, una spessa coperta avvolta intorno alle gambe.

В«Ehi, mammaВ» disse Melissa entrando in casa. Diede una rapida occhiata in giro e alzГІ gli occhi al cielo. В«Quanto hai pulito oggi?В»

В«Mi appello al quinto emendamentoВ» disse Kate abbracciando la figlia.

Melissa sistemò il seggiolino con cautela sul pavimento e lentamente scoprì Michelle. La sollevò e la porse dolcemente a Kate. Era passata quasi un’intera settimana da quando Kate era andata a trovare Melissa e Terry, ma quando prese in braccio Michelle parve molto di più.

В«Che cosa avete in progetto di fare tu e Terry stasera?В» chiese Kate.

«Non molto, in realtà» disse Melissa. «Ed è questa la bellezza della cosa. Usciamo a cena e a bere qualcosa. Magari andiamo a ballare. Ah, abbiamo cambiato idea riguardo al fatto che la devi tenere per la notte, perché ci siamo accorti di non essere ancora pronti. C’è molto bisogno di sonno non interrotto, ma non riesco a starle lontana così a lungo.»

В«Oh, credo di capirloВ» disse Kate. В«Uscite e divertitevi.В»

Melissa si sfilò la borsa dei pannolini dalla spalla e la sistemò accanto al seggiolino. «Tutto quello che ti serve è qui. Tra un’ora vorrà mangiare di nuovo, e si opporrà al sonno. Terry pensa che sia una cosa carina, ma io penso che sia diabolica. Se le viene aria nella pancia, nella tasca posteriore ci sono delle gocce e…»

«Lissa… staremo bene. Ho cresciuto una figlia, sai. Ed è anche venuta fuori molto bene.»

Melissa sorrise e sorprese Kate dandole un rapido bacio sulla guancia. В«Grazie, mamma. Vengo a prenderla verso le undici. Г€ troppo tardi?В»

В«No, ГЁ perfetto.В»

Melissa diede un’ultima occhiata alla sua bambina, un’occhiata che gonfiò il cuore di Kate. Ricordava cosa volesse dire essere una madre e provare quel sentimento interiore di amore riempirla – un amore che si traduceva nella pura volontà di fare qualsiasi cosa per assicurare che l’essere umano da te creato fosse al sicuro.

В«Se ti serve qualcosa, chiamamiВ» disse Melissa, anche se stava ancora guardando Michelle e non Kate.

«Okay. Adesso va’. Divertiti.»

Melissa finalmente si voltГІ e andГІ alla porta. Mentre la chiudeva, la piccola Michelle si svegliГІ tra le braccia di Kate. Rivolse alla nonna un sorriso assonnato e lasciГІ uscire un minuscolo sbadiglio.

В«Allora, adesso che si fa?В» chiese Kate.

La domanda era scherzosamente rivolta a Michelle, ma vi sentì dietro un peso che la portò a chiedersi se non si stesse semplicemente facendo una domanda retorica. Sua figlia era un’adulta adesso, con una figlia sua. E ora ecco Kate, vicina ai cinquantasei anni e con la sua prima nipotina tra le braccia. Perciò… adesso che si fa?

Pensò a quella spinta a tornare al lavoro in qualunque ruolo e, forse per la prima volta, la sentì piccola.

Persino piГ№ piccola della bambina che adesso teneva in braccio.



***



Per le otto di quella sera, Kate si stava chiedendo se Melissa e Terry non fossero riusciti a creare la bambina piГ№ educata della storia. Michelle non pianse e nemmeno si fece esigente una sola volta. Era semplicemente soddisfatta di essere tenuta in braccio. Dopo due ore tra le braccia di Kate, Michelle si appisolГІ. Kate la mise con attenzione al centro del suo grande letto matrimoniale e poi rimase sulla porta per un attimo a guardare sua nipote dormire.

Non era sicura di quanto tempo avesse trascorso lì quando il telefono suonò sul tavolo della cucina alle sue spalle. Dovette strappare gli occhi da Michelle ma riuscì a prendere il telefono in qualche secondo. Il suono singolo voleva dire che era un messaggio invece di una telefonata e non fu assolutamente sorpresa di vedere che si trattava di Melissa.

Come sta? chiese Melissa.

Incapace di resistere, Kate sorrise e rispose: Le ho proibito di bere più di tre birre. È uscita con un ragazzo in moto un’oretta fa. Le ho detto di tornare per le 11.

La risposta giunse veloce: Oh, non sei per niente divertente.

Lo scambio di battute la rese quasi felice quanto la bambina che dormiva nella sua camera. Dopo la morte del padre Melissa era diventata introversa – soprattutto verso Kate. Aveva dato la colpa al lavoro di Kate per la morte del padre, e anche se in seguito era giunta a capire che non era quello il caso, c’erano delle volte in cui Kate sentiva che Melissa risentiva ancora del tempo che lei aveva trascorso al bureau dopo la morte di lui. Abbastanza stranamente, però, Melissa aveva mostrato dell’interesse nel fare carriera anche lei nell’FBI… nonostante un atteggiamento men che positivo nei confronti degli eventi dell’ultimo anno riguardanti l’interruzione del pensionamento della madre.

Ancora sorridendo, Kate portГІ il telefono in camera e scattГІ una rapida foto a Michelle. La inviГІ a Melissa e poi, dopo averci pensato, la inviГІ anche ad Allen, solo che a questa aggiunse il messaggio: Fatto festa!

Si ritrovò a desiderare che fosse lì con lei. Si ritrovava a provare quel sentimento piuttosto spesso di recente. Non era tanto ingenua da pensare di amarlo, ma riusciva a vedere se stessa innamorarsi di lui se le cose avessero continuato ad andare a quella maniera. Le mancava quando non c’era e ogni volta che la baciava si sentiva di una ventina di anni più giovane.

Si ritrovò a sorridere ancora quando Allen rispose con una foto sua. Era un selfie di lui con due uomini più giovani che gli somigliavano tantissimo – i suoi figli, presumibilmente.

Mentre studiava la fotografia, il telefono le suonГІ tra le mani. Il nome che apparve sullo schermo le inviГІ una scarica di agitazione che fu incapace di fermare.

La stava chiamando il vicedirettore Vince Duran. La cosa avrebbe causato agitazione a prescindere, ma il fatto che fossero le otto di un venerdì sera innescò i campanelli d’allarme nella sua testa – campanelli d’allarme di cui le piaceva il suono.

Si prese un momento, ancora fissando Michelle, e poi rispose. «Kate Wise» disse tenendo l’entusiasmo sotto controllo.

В«Wise, sono Duran. Г€ un brutto momento?В»

В«Non ГЁ il migliore in assoluto, ma non fa nienteВ» rispose. В«Va tutto bene?В»

В«Dipende. Chiamo per vedere se saresti interessata ad accettare un caso.В»

В«Stiamo parlando di un vecchio caso irrisolto come abbiamo discusso?В»

«No. Questo… be’, sembra proprio come uno che hai risolto piuttosto velocemente nel Novantasei. Per come stanno le cose, abbiamo quattro corpi in due diversi siti di Whip Springs, Virginia. Pare che gli omicidi siano avvenuti a non più di due giorni di distanza. In questo momento la polizia di stato della Virginia sta esaminando la scena, ma ho parlato con loro. Se vuoi il caso, è tuo. Però dovresti muoverti adesso.»

«Credo di non poterlo fare» disse. «Ho un impegno da mantenere.» Guardando Michelle fu facile dirlo. Ma quasi ogni nervo del suo corpo combatteva contro l’appena acquisito istinto di nonna.

«Be’, senti comunque le specifiche, vuoi? Le vittime sono coppie sposate, una sui cinquanta, l’altra sua sessanta. La più recente era sui cinquanta e rotti. La figlia ha scoperto i corpi oggi quando è tornata a casa dal college. Gli omicidi sono avvenuti entro trenta miglia di distanza l’uno dall’altro, uno a Whip Springs e l’altro appena fuori Roanoke.»

В«Coppie? Qualche collegamento tra di loro oltre al fatto che erano coniugi?В»

«Non ancora. Ma tutti e quattro i corpi sono stati feriti con armi da taglio piuttosto malamente. Il killer sta usando un coltello. È lento e metodico. Per quanto mi riguarda, tutto fa pensare che verrà colpita un’altra coppia nel giro di un paio di giorni.»

«Già, pare un serial killer all’opera» disse Kate.

RipensГІ al caso del 1996 di cui aveva parlato Duran. Alla fine una pazza che aveva lavorato come tata aveva tolto la vita a tre coppie nel giro di due soli giorni. Era venuto fuori che aveva lavorato per tutte e tre le coppie in un lasso di tempo di dieci anni. Kate aveva catturato la donna quando stava per ucciderne una quarta e poi, stando alla sua testimonianza, se stessa.

Avrebbe davvero detto di no? Dopo l’intenso flashback che aveva avuto quel giorno, riusciva a rinunciare sul serio a un’altra occasione di fermare un assassino?

В«Quanto tempo ho per pensarci?В» chiese.

«Ti darò un’ora. Non di più. Mi serve qualcuno sulla cosa subito. E ho pensato che tu e DeMarco potreste lavorarci bene. Un’ora, Wise… il prima possibile.»

Prima che potesse dire Okay o grazie, Duran aveva messo fine alla telefonata. Generalmente era caldo e amichevole, ma quando le cose non andavano come voleva lui poteva essere molto irritabile.

Più silenziosamente che poteva, andò al letto e sedette sul bordo. Osservò Michelle dormire, il delicato sollevarsi e abbassarsi del suo petto così lento e metodico. Riusciva chiaramente a ricordare quando Melissa era così piccola, e non aveva idea di dove fosse finito il tempo. E fu lì che saltò fuori il problema: sentiva di essersi persa così tanto della sua vita di madre e moglie per via del suo lavoro, ma sentiva comunque un forte dovere nei suoi confronti. Soprattutto quando sapeva che in quel momento avrebbe potuto essere là fuori, a fare la sua parte per portare un assassino alla giustizia.

Che razza di persona sarebbe stata se avesse rifiutato l’offerta, permettendo a Duran di scegliere un altro agente che magari non aveva le stesse competenze sue?

Ma che razza di nonna e madre era se avesse chiamato Melissa per dirle di venire a prendere sua figlia prima e porre così fine alla sua serata perché l’FBI aveva richiamato?

Kate fissГІ Michelle per circa cinque minuti; si stese persino accanto a lei e mise la mano sul petto della bambina per sentirla respirare. E vedere quel piccolo raggio di vita, di una vita che non aveva ancora conosciuto il male che esisteva al mondo, rese la decisione piГ№ facile per Kate.

Accigliandosi per la prima volta in quella giornata, Kate prese il telefono e chiamГІ Melissa.



***



Una volta, quando Melissa aveva sedici anni, aveva fatto entrare di nascosto un ragazzo in camera sua a tarda notte quando Kate e Michael dormivano già. Kate si era svegliata per dei rumori (probabilmente, aveva scoperto dopo, si era trattato di un ginocchio che sbatteva contro il muro della camera di Melissa) e si era alzata per investigare. Quando aveva aperto la porta della figlia e l’aveva trovata senza maglietta con un ragazzo nel letto, lo aveva buttato giù dal letto e gli aveva urlato di andarsene.

La furia negli occhi di Melissa quella notte fu sovrastata da quella che Kate vide nello sguardo di sua figlia mentre allacciava Michelle al seggiolino della macchina alle 9:30 – solo poco più di un’ora dopo che Duran l’aveva chiamata per il caso di Roanoke.

«È un casino, mamma» disse.

В«Lissa, scusami. Ma cosa diavolo dovevo fare?В»

«Be’, a quel che ho capito la gente in realtà resta davvero in pensione una volta andata in pensione. Magari provaci!»

«Non è così semplice» ribatté Kate.

В«Oh, lo so, mammaВ» disse Melissa. В«Non lo ГЁ mai stato con te.В»

«Così non è giusto…»

«E non credo di essere arrabbiata solo perché hai abbreviato la mia unica notte di relax. Di quello non m’importa. Non sono così egoista. A differenza di certe persone. Sono arrabbiata perché il tuo lavoro – con il quale avresti dovuto finire più di un anno fa, ricorda – continua a vincere sulla famiglia. Persino dopo tutto… dopo papà…»

«Lissa, non facciamo così.»

Melissa raccolse il seggiolino con una dolcezza che non era presente nella sua voce nГ© nella postura del suo corpo.

«Sono d’accordo» ribatté Melissa. «Non facciamo così.»

E con quello uscì dalla porta principale, sbattendosela alle spalle.

Kate fece per prendere il pomello ma si bloccГІ. Che cosa aveva intenzione di fare? Avrebbe continuato il litigio fuori, in giardino? Inoltre conosceva bene Melissa. Dopo qualche giorno si sarebbe calmata e avrebbe davvero prestato ascolto alla versione della storia di Kate. Magari avrebbe persino accettato le scuse di sua madre.

Kate si sentiva una traditrice quando prese il telefono. Dopo che aveva chiamato Duran, lui l’aveva informata di aver organizzato tutto per la sua presenza sul caso comunque. Al momento aveva qualcuno della polizia di stato della Virginia pronto a vedersi con lei e DeMarco alle 4:30 del mattino giù a Whip Springs. Per quanto riguardava DeMarco, aveva lasciato Washington D.C. mezz’ora prima con una macchina dell’agenzia. Sarebbe stata a casa di Kate verso mezzanotte. Kate si accorse che avrebbe potuto tranquillamente tenere Michelle fino all’orario originariamente programmato delle undici ed evitare il confronto con Melissa. Ma non poteva rimuginarci sopra adesso.

La subitaneità di tutto quanto l’aveva colta leggermente fuori guardia. Anche se l’ultimo caso che aveva accettato era sembrato venir fuori dal nulla, almeno aveva una specie di struttura stabile. Ma era passato un po’ di tempo da quando era stata assegnata a un caso a orari del genere. Era spaventoso, ma Kate era anche davvero entusiasta – abbastanza entusiasta da essere in grado di scacciare momentaneamente nei recessi della mente la rabbia di Melissa nei suoi confronti.

Eppure, mentre riempiva una borsa in attesa dell’arrivo di DeMarco, un pensiero la colpì. Ed eccola qui – la tua capacità di mettere tutto da parte per il bene del lavoro – che in primo luogo ha causato tanti danni tra voi due.

Ma anche quel pensiero fu messo da parte.




CAPITOLO TRE


Una delle cose che Kate aveva imparato su DeMarco durante il loro ultimo caso è che era puntuale. Un tratto che le venne ricordato quando udì bussare alla porta a mezzanotte e dieci.

Non ricordo l’ultima volta che ho avuto visite così tardi, pensò. Al college, forse?

Andò alla porta, portando con sé l’unica borsa preparata. Eppure, quando aprì la porta, vide che DeMarco non aveva intenzione di precipitarsi subito sulla scena del crimine.

В«A rischio di sembrare maleducata, ho davvero bisogno di usare il tuo bagnoВ» disse DeMarco. В«Tracannare due coche per restare sveglia per il viaggio ГЁ stata una brutta idea.В»

Kate sorrise e si fece da parte per lasciar entrare DeMarco. Data la velocità e l’urgenza che Duran le aveva instillato durante le loro telefonate, i modi spicci di DeMarco furono il tipo di involontario sollievo comico di cui aveva bisogno. La metteva anche a suo agio sapere che persino dopo quasi due mesi di separazione lei e DeMarco stavano recuperando lo stesso livello di agio che avevano condiviso prima di lasciarsi dopo l’ultimo caso.

DeMarco uscì dal bagno qualche minuto dopo con un sorriso imbarazzato in volto.

В«E buongiorno a teВ» disse Kate. Forse era per il consumo di caffeina, ma DeMarco non sembrava affatto esausta, apparentemente per nulla disturbata dalla tarda ora.

DeMarco guardò l’orologio da polso e annuì. «Già, immagino che sia giorno.»

В«Quando ti hanno chiamata?В» chiese Kate.

В«Verso le otto o le nove, immagino. Sarei partita prima, ma Duran voleva essere sicuro al cento per cento che tu fossi a bordo.В»

В«ScusamiВ» disse Kate. В«Stavo facendo da babysitter a mia nipote per la prima volta.В»

«Oh, no. Wise… che brutto. Mi spiace che ti abbia rovinato la cosa.»

Kate si strinse nelle spalle e fece un gesto con la mano come per scacciare il pensiero. В«AndrГ  tutto bene. Pronta per andare?В»

«Sì. Ho fatto qualche telefonata venendo qui mentre la cosa veniva gestita da quelli di Washington. Abbiamo in programma di vederci con uno del dipartimento di polizia di stato della Virginia alle quattro e mezza alla residenza dei Nash.»

В«La residenza dei Nash?В» chiese Kate.

«L’ultima coppia a essere stata uccisa.»

Partirono con lo stesso ritmo verso la porta. Mentre uscivano, Kate spense la luce del soggiorno e raccolse la borsa. La entusiasmava quello che poteva esserci davanti a lei, ma si sentiva anche come se stesse lasciando casa sua in modo piuttosto irrazionale. Dopotutto appena poche ore prima sua nipote di due mesi dormiva sul suo letto. E adesso eccola lì, in partenza per andare dritta a una scena del crimine.

Vide la berlina standard del bureau parcheggiata di fronte a casa, proprio lungo il marciapiede. Sembrava surreale, ma anche invitante.

В«Vuoi guidare tu?В» chiese DeMarco.

В«CertoВ» disse Kate, chiedendosi se la giovane agente le stesse offrendo il ruolo come segno di rispetto o solamente perchГ© voleva una pausa.

Kate si mise dietro al volante mentre DeMarco trovava la mappa per il luogo dell’omicidio più recente. Era nella città di Whip Springs, Virginia, un buco introvabile situato alle pendici dei Monti Blue Ridge appena fuori Roanoke. Trascorsero solo poco tempo in chiacchiere – Kate aggiornò DeMarco su come ci si sentisse a essere nonna, mentre DeMarco rimase più che altro silenziosa, parlando solo di un’altra relazione fallita dopo che la sua ragazza l’aveva lasciata. La cosa fu una sorpresa, dato che Kate non aveva preso DeMarco per una lesbica. Come minimo ciò le dimostrava che aveva davvero bisogno di investire più tempo nel conoscere la donna con cui era più o meno partner. La puntualità, l’aveva notata. L’omosessualità, se l’era persa. Che cavolo diceva questo di lei in quanto partner?

Mentre la scena del crimine si avvicinava, DeMarco lesse i rapporti pertinenti al caso che Duran aveva mandato loro. Mentre lei li leggeva, Kate continuava a cercare tracce del sole a irrompere all’orizzonte, ma non ne vide.

«Due coppie vecchie» disse DeMarco. «Scusa… una sul finire dei cinquanta… senza offesa.»

В«Nessuna offesaВ» disse Kate, non sapendo se fosse lo strano tentativo di DeMarco di fare dello humor.

«A una prima occhiata, sembrano non avere niente in comune, a parte il posto. La prima scena si trova proprio nel cuore di Roanoke e questa più recente a non più di trenta miglia di distanza, a Whip Springs. Sembrano non esserci segni che il marito o la moglie fossero gli obiettivi preliminari. Ogni omicidio è stato raccapricciante e un po’ eccessivo, a indicare che l’assassino si diverte.»

«E ciò tipicamente indica una persona che sente di aver subito offesa dalle vittime, in qualche modo» sottolineò Kate. «Così, oppure una contorta brama psicologica di violenza e sangue.»

«Le vittime più recenti, i Nash, sono stati sposati per ventiquattro anni. Hanno due figli, uno che vive a San Diego e un’altra che attualmente sta studiando all’università della Virginia. È stata lei a trovare i corpi quando ieri è tornata a casa.»

«E l’altra coppia?» chiese Kate. «Hanno figli?»

В«No, stando ai rapporti.В»

Kate rimuginГІ sulla cosa e, per ragioni che non riusciva a cogliere, si ritrovГІ a pensare alla bambina che quello stesso giorno aveva superato per strada. Oppure, piuttosto, al flashback che la bambina le aveva fatto venire in mente.

Quando arrivarono alla residenza dei Nash, l’orizzonte finalmente aveva cominciato a catturare un po’ della luce del sole, nascente ma ancora assente. Faceva capolino attraverso la fila di alberi che circondava la maggior parte del giardino dei Nash. In quella luce riuscirono a vedere una sola macchina parcheggiata di fronte alla casa. Un uomo se ne stava appoggiato al cofano, a fumare una sigaretta con in mano una tazza di caffè.

«Siete voi Wise e DeMarco?» chiese l’uomo.

В«Siamo noiВ» disse Kate facendo un passo avanti e mostrando il documento. В«Lei chi ГЁ?В»

В«Palmetto, del dipartimento di polizia di stato della Virginia. Scientifica. Mi hanno chiamato qualche ora fa per dirmi che avreste preso il caso voi due. Ho pensato di farmi trovare qui comunque per passarvi quello che ho. Il che, comunque, non ГЁ molto.В»

Palmetto aspirò un’ultima volta dalla sigaretta e la gettò a terra, spegnendola col piede. «I corpi sono stati ovviamente spostati e si sono trovate pochissime prove dappertutto. Ma venite dentro lo stesso. È… una rivelazione.»

Palmetto parlava con il tono privo di emozione di un uomo che fa quel mestiere da un po’ di tempo. Le condusse su per il marciapiede dei Nash e sul portico. Quando aprì la porta e le fece entrare, Kate ne sentì l’odore: l’odore di una scena del crimine dove era stato versato molto sangue. C’era qualcosa di chimico, non solo l’odore di rame del sangue, ma di spostamento recente e di gente con guanti di gomma che di recente aveva analizzato la scena.

Palmetto accese ogni luce lungo la strada – nell’ingresso, lungo un corridoio e nel soggiorno. Nel chiaro bagliore delle luci a soffitto, Kate vide la prima macchia di sangue sul pavimento di legno duro. E poi un’altra e un’altra.

Palmetto le condusse davanti al divano, indicando le chiazze come un uomo che stia semplicemente confermando il fatto che l’acqua è bagnata.

В«I corpi erano qui, uno sul divano e un altro sul pavimento. Pare che la madre sia stata uccisa per prima, probabilmente col taglio al collo anche se uno sembra essere caduto piuttosto vicino al cuore, ma da dietro. Si teorizza che col padre ci sia stata una lotta. Aveva degli ematomi sugli avambracci, ha perso sangue dalla bocca, e il tavolino da caffГЁ ГЁ stato colpito.В»

В«Qualche prima idea di quanto tempo sia passato tra gli omicidi e il ritrovamento da parte della figlia?В» chiese Kate.

«Non più di un giorno» rispose Palmetto. «E probabilmente si tratta di dodici o sedici ore. Sono sicuro che il coroner avrà qualcosa di un po’ più concreto oggi, più tardi.»

В«Altro di interessante?В» chiese DeMarco.

«Sì, a dire la verità. È una prova… solo una.» Mise la mano nella tasca interna della giacca leggera e ne estrasse un piccolo sacchetto di plastica delle prove. «Ho tenuto questo. Mi sono fatto dare il permesso, perciò non prendete paura. Ho pensato che avreste voluto averlo. È l’unica prova che abbiamo trovato, ma è piuttosto inquietante.»

Offrì il sacchetto trasparente a Kate. Lei lo prese e ne osservò il contenuto. A quel che capiva, era un semplice pezzo di stoffa, di circa quindici per otto centimetri. Era spesso, di colore azzurro, e soffice. L’intero lato destro era macchiato di sangue.

«Dov’è stato trovato?» chiese Kate.

В«Ficcato nella bocca della madre. Г€ stato spinto in profonditГ , quasi giГ№ per la gola.В»

Kate lo sollevГІ alla luce. В«Qualche idea della provenienza?В» chiese.

В«Nessuna idea. Pare essere un frammento qualunque.В»

Ma Kate non ne era così sicura. Anzi, il suo intuito di nonna cominciò a prepararsi all’attacco. Quello non era un pezzo di tessuto qualunque. No… era morbido, era azzurro, e sembrava piuttosto soffice.

Era un pezzo di una coperta. Forse della coperta di sicurezza di un bambino.

В«Ha altre prove a sorpresa per noi?В» chiese DeMarco.

В«No, da me ГЁ tuttoВ» disse Palmetto, puntando giГ  alla porta. В«Se voi, signore, avete bisogno di aiuto da questo punto in avanti, sentitevi libere di chiamarci al dipartimento di polizia di stato.В»

Kate e DeMarco si scambiarono uno sguardo infastidito alle sue spalle. Senza dover dire nulla, sapevano entrambe che il termine signore le aveva fatte arrabbiare.

«Be’, è stato veloce» disse DeMarco mentre Palmetto faceva un vago cenno di saluto dal portone.

«Meglio così» disse Kate. «In questo modo possiamo cominciare a esaminare il caso con i nostri occhi, senza l’influenza di quello che ha trovato qualcun altro.»

В«Pensi che adesso dovremmo parlare con la figlia?В»

«Probabilmente sì. E poi esamineremo la prima scena del crimine per vedere se lì possiamo trovare qualcosa. Si spera che troveremo qualcuno di un po’ più socievole del nostro amico Palmetto.»

Uscirono dalla casa, spegnendo le luci. Mentre tornavano fuori, col sole che finalmente aveva fatto capolino dai margini del mondo, Kate mise con cautela quello che pensava essere un pezzo di una coperta da bambini in tasca e non riuscì a evitare di pensare a sua nipote che dormiva sotto a una coperta simile.

Camminare verso il sole non soppresse il freddo che le strisciava dentro.




CAPITOLO QUATTRO


La colazione consistette in un Panera Bread drive-thru di Roanoke. Fu lì, in attesa alla piccola fila del primo mattino, che DeMarco fece molte telefonate per organizzare un incontro con Olivia Nash, la figlia della coppia ammazzata di recente. Al momento stava da sua zia a Roanoke ed era, stando alle parole della zia, un disastro totale.

Dopo aver avuto indirizzo e approvazione dalla zia, partirono alla volta della casa appena dopo le sette. Il fatto che fosse presto non era un problema perchГ©, stando alla zia, Olivia si rifiutava di dormire da quando aveva trovato i genitori.

Quando Kate e DeMarco arrivarono alla casa, la zia sedeva sul portico. Cami Nash si alzò quando Kate smontò dall’auto ma non fece cenno di andare ad accoglierle. Aveva in mano una tazza di caffè, e lo sguardo stanco del viso fece pensare a Kate che sicuramente non era la prima che si concedeva quel mattino.

В«Cami Nash?В» chiese Kate.

«Sì, sono io» disse lei.

В«Innanzitutto, la prego di accettare le mie condoglianze per la sua perditaВ» disse Kate. В«Lei e suo fratello eravate vicini?В»

«Abbastanza vicini, sì. Però adesso devo guardare oltre. Non posso… occuparmi del lutto in questo momento perché Olivia ha bisogno di qualcuno. Non è la stessa persona con cui ho parlato al telefono la scorsa settimana. In lei si è rotto qualcosa. Non riesco neanche a immaginare… come deve essere stato trovarli così e…»

Si bloccò lì e sorseggiò il caffè molto velocemente, cercando di distrarsi dalla violenza delle lacrime che sembravano avvicinarsi rapidamente.

В«RiuscirГ  a parlare con noi?В» chiese DeMarco.

«Forse per un po’. Le ho detto che stavate venendo ed è parsa capire quello che volevo dire. È per questo che sono venuta a incontrarvi qui fuori prima che entriate. Sento il bisogno di dirvi che è una giovane donna normale e dalle mille risorse. Nello stato in cui si trova adesso, però, non volevo che pensaste che avesse dei problemi mentali o roba del genere.»

В«GrazieВ» disse Kate. Aveva giГ  visto persone assolutamente devastate dal dolore e non era mai un bel vedere. Non riusciva a fare a meno di chiedersi quanta esperienza del genere avesse DeMarco.

Cami le accompagnò in casa. Dentro era silenziosa come una tomba, l’unico suono veniva dal ronzio del condizionatore. Kate notò che Cami camminava lentamente, assicurandosi di non fare troppo rumore. Kate fece lo stesso, chiedendosi se Cami non sperasse che il silenzio aiutasse Olivia a addormentarsi, finalmente, o se stesse semplicemente cercando di non allarmare la già fragile giovane in altro modo.

Entrarono in soggiorno, dove una giovane donna se ne stava mezza seduta, mezza distesa, sul divano. Aveva la faccia rossa, gli occhi leggermente gonfi dal pianto recente. Sembrava che non dormisse da una settimana invece che solo da uno o due giorni. Quando vide entrare Kate e DeMarco, si tirò un po’ su a sedere.

В«Salve, signorina NashВ» disse Kate. В«Grazie di aver accettato di vederci. Ci dispiace molto per la sua perdita.В»

«Olivia, per piacere.» Aveva la voce roca e stanca – quasi consumata quanto sembravano essere i suoi occhi.

В«Faremo il piГ№ velocemente possibileВ» disse Kate. В«So che eri appena tornata dal college. Sai se i tuoi genitori avevano in programma di vedere qualcun altro quel giorno?В»

В«Nel caso, io non lo sapevo.В»

В«Ti prego di scusarmi per la domanda, ma sai se uno dei tuoi genitori aveva dei risentimenti di lunga data con qualcuno? Delle persone che magari consideravano nemiche?В»

Olivia scosse la testa con fermezza. «Papà era già stato sposato prima… prima di conoscere la mamma. Ma persino con la sua ex moglie era in buoni rapporti.»

Olivia cominciГІ a piangere silenziosamente. Una serie di lacrime le scivolГІ dagli occhi e lei non si curГІ di cercare di asciugarle.

«Voglio mostrarti una cosa» disse Kate. «Non so se ha o meno un qualche significato per te. Nel caso, potrebbe renderti un po’ emotiva. Sei disposta a dare un’occhiata e dirci se ti è familiare?»

Olivia parve allarmata, forse perfino un po’ spaventata. Kate non gliene faceva proprio una colpa, e quasi non volle mostrarle il pezzo di tessuto che aveva dato loro Palmetto – il pezzo che Kate era sicura fosse parte di una coperta o di un piumino. Un po’ riluttante, lo estrasse dalla tasca.

Seppe subito che Olivia non lo riconosceva. Ci fu un immediato senso di sollievo e confusione sul viso della giovane quando guardГІ la busta di plastica e ciГІ che conteneva.

Olivia scosse la testa ma tenne gli occhi fissi sulla busta di plastica trasparente. В«No. Non lo riconosco. PerchГ©?В»

«Adesso non possiamo rivelarlo» disse Kate. A dire la verità, non c’era niente di illegale nel rivelarlo al parente più stretto… ma Kate non vedeva ragione di traumatizzare ulteriormente Olivia Nash.

«Avete idea di chi sia stato?» chiese Olivia. Sembrava perduta, come non se non riconoscesse il luogo in cui si trovava… forse neanche se stessa. Kate non riusciva a ricordare l’ultima volta che aveva visto una persona così chiaramente distaccata da tutto ciò che la circondava.

«Al momento no» disse. «Ma ti terremo informata. E, per favore» disse facendo passare lo sguardo da Olivia a Cami, «contattateci se vi viene in mente qualsiasi cosa che potrebbe essere d’aiuto.»

A quella osservazione, DeMarco levГІ un biglietto da visita dalla tasca interna della giacca e lo porse a Cami.

Forse erano gli anni che aveva trascorso in pensione o il senso di colpa per aver abbandonato il suo ruolo di nonna la notte precedente, ma Kate si sentì malissimo quando lasciò la stanza, lasciando Olivia Nash al suo intenso dolore. Mentre lei e DeMarco si facevano strada fin fuori sul portico, riuscì a udire la giovane emettere un basso gemito di sofferenza.

Kate e DeMarco si scambiarono uno sguardo incerto mentre andavano alla macchina. Dall’interno della tasca, Kate riusciva a sentire la presenza di quel frammento di tessuto, che improvvisamente parve molto pesante.




CAPITOLO CINQUE


Mentre Kate lasciava la cittadina di Whip Springs per andare verso Roanoke, DeMarco utilizzava il suo iPad per recuperare i documenti del caso del primo giro di assassinii. Era proprio l’identica copia della scena del crimine dei Nash; una coppia era stata assassinata nella propria casa in modo particolarmente raccapricciante. I risultati preliminari non avevano fatto emergere probabili sospetti e non c’erano stati testimoni.

«Dice niente su qualcosa di lasciato lì, nella gola o nella bocca di una delle vittime?» chiese Kate.

DeMarco scrutò i rapporti e scosse la testa. «No, a quel che vedo. Penso che forse sia – no, aspetta, ecco. Nel rapporto del coroner. Il tessuto è stato trovato solo ieri – un giorno e mezzo dopo il ritrovamento dei corpi. Però sì… il rapporto dice che c’era un piccolo pezzo di tessuto nella gola della madre.»

В«DГ  una descrizione?В»

В«No. Faccio una telefonata al coroner per vedere se riesco a farmi mandare una foto.В»

DeMarco non perse tempo, e fece subito la telefonata. Mentre era al telefono, Kate cercГІ di pensare a qualcosa che potesse legare due coppie apparentemente qualsiasi, dato ciГІ che era stato trovato nella gola delle donne. Anche se non aveva ancora visto il pezzo di tessuto estratto dalla gola della prima vittima donna, Kate si aspettava assolutamente che corrispondesse a quello trovato nella gola della signora Nash.

La telefonata di DeMarco era finita tre minuti dopo. Secondi dopo aver riappeso, ricevette un messaggio. GuardГІ il telefono e disse: В«Abbiamo una corrispondenza.В»

Avvicinandosi a un semaforo mentre si inoltravano nella città di Roanoke, Kate guardò il telefono mentre DeMarco glielo mostrava. Come si aspettava, il tessuto era morbido e di colore azzurro – una corrispondenza esatta con quello trovato nella gola della signora Nash.

В«Abbiamo una documentazione piuttosto ampia su entrambe le coppie, giusto?В» chiese Kate.

«Soddisfacente, suppongo» disse lei. «Sulla base dei rapporti e dei documenti del caso che abbiamo, potrebbe mancare qualcosa, però penso che abbiamo abbastanza per procedere.» Fece una pausa quando l’app del GPS dell’iPad suonò. «Gira a sinistra a questo semaforo» disse DeMarco. «La casa è mezzo miglio più giù lungo la prossima via.»

Gli ingranaggi mentali di Kate lavoravano veloci mentre si avvicinavano alla prima scena del crimine.

Due coppie sposate, massacrate in modo brutale. Resti o pezzetti di una specie di vecchia coperta ritrovati nella gola delle mogli…

C’erano molti modi di procedere con gli indizi che avevano. Ma prima che Kate potesse concentrarsi su uno solo per metterlo insieme, DeMarco stava parlando.

«Lì» disse indicando una piccola casa di mattoni sulla destra.

Kate accostГІ lungo il bordo del marciapiede. La casa si trovava su una via stretta, del tipo che collegava due strade principali. Era una strada silenziosa con poche altre casette a occupare lo spazio. La strada aveva quasi un sentore storico, i marciapiedi stinti e rotti, le case in uno stato simile.

Le bianche lettere sbiadite della cassetta della posta dicevano LANGLEY. Kate notГІ anche una L decorativa appesa al portone principale, fatta di legno stagionato. Spiccava contro il giallo brillante del nastro della scena del crimine appeso dalle ringhiere del portico.

Mentre Kate e DeMarco andavano al portico, DeMarco un po’ lesse un po’ recitò le informazioni che avevano nei rapporti sulla famiglia Langley.

«Scott e Bethany Langley – Scott cinquantanove anni di età, Bethany sessantuno. Scott è stato trovato morto in cucina e Bethany in lavanderia. Sono stati trovati da un quindicenne che prendeva lezioni private di chitarra da Scott. È stato stimato che siano stati uccisi solo poche ore prima del ritrovamento dei corpi.»

Quando entrarono nella residenza dei Langley, Kate rimase in ingresso un momento, ad analizzare la struttura del posto. Era una casa piccola, ma ben tenuta. Il portone si apriva su un ingresso piccolissimo che poi diventava il soggiorno. Da lì, un piccolo mobile bar separava la cucina dal soggiorno. Un corridoio si apriva sulla destra, per portare al resto della casa.

La sola struttura della casa disse a Kate che il marito probabilmente era stato ucciso per primo. Ma dal portone c’era una visuale piuttosto chiara in cucina. Scott Langley avrebbe dovuto essere davvero occupato per non notare che qualcuno entrava dalla porta principale.

Magari il killer ГЁ entrato in un altro modo, pensГІ Kate.

Entrarono in cucina, dove delle macchie di sangue spiccavano ancora violentemente sul pavimento di laminato. Una padella e un barattolo di olio spray si trovavano a margine dei fornelli.

Stava per cucinare qualcosa, pensò Kate. Allora forse sono stati uccisi verso l’ora di cena.

DeMarco fece per andare in corridoio, e Kate la seguì. C’era una piccola stanza immediatamente a sinistra, la porta si aprì per rivelare una lavanderia strapiena. Lì lo spargimento di sangue era stato ben peggiore. C’erano macchie di sangue sulla lavatrice, sull’asciugatrice, sui muri, sul pavimento e su una gran quantità di abiti puliti ordinatamente piegati riposti in un cesto per la biancheria.

Con i corpi già rimossi, sembrava essere pochissimo ciò che la residenza dei Langley poteva offrire loro. Ma c’era un’altra cosa che Kate voleva controllare. Tornò di nuovo in soggiorno e guardò le foto sulle pareti e in cima al televisore. Vide i Langley sorridenti e felici. In una fotografia, vide una coppia anziana con i Langley posare alla fine di un pontile in spiaggia.

«Abbiamo un’analisi dettagliata della vita della famiglia Langley?» chiese Kate.

DeMarco, sempre con l’iPad nella mano destra, scorse le informazioni e cominciò a leggere i dettagli che avevano. A ciascuno, Kate scopriva che il presentimento che sentiva da qualche minuto probabilmente era vero.

«Erano sposati da venticinque anni. Bethany Langley aveva una sorella che è morta in un incidente d’auto dodici anni fa e nessuno dei due ha genitori ancora in vita. Il padre di Scott Langley è deceduto di recente, appena sei mesi fa, per una forma aggressiva di cancro alla prostata.»

В«Accenni a figli?В»

В«No. Nessun figlio.В» DeMarco allora fece una pausa, e parve cogliere ciГІ su cui stava speculando Kate. В«Stai pensando al tessuto, giusto? Che sembra una specie di coperta da bambini.В»

«Sì, è quello che stavo pensando. Ma se i Langley non avevano figli, non penso che ci siano dei collegamenti ovvi da scovare.»

В«Non credo di aver mai visto un collegamento ovvio con qualcosaВ» disse DeMarco con una risatina incerta.

«È vero» disse Kate, però sentiva che uno ce ne doveva essere. Persino con le vittime apparentemente casuali, c’erano delle cose che avevano in comune.

Entrambe le coppie erano sul finire dei cinquant’anni, all’inizio dei sessanta. Entrambe erano sposate. La moglie di ciascuna coppia aveva un pezzo di quella che sembra essere una coperta ficcato in gola.

Perciò sì… c’erano delle similarità, ma non portavano ad alcun vero collegamento. Non ancora, comunque.

В«Agente DeMarco, pensi di poter fare una o due telefonate per assicurarti che possiamo avere un ufficio al dipartimento di polizia locale?В»

В«GiГ  fattoВ» disse lei. В«Sono piuttosto sicura che Duran si sia occupato di tutto prima ancora che arrivassimo qui.В»

Duran pensa di conoscermi così bene, pensò Kate, un po’ irritata. Però, d’altra parte, pareva che la conoscesse davvero maledettamente bene.

Kate guardГІ ancora la casa, le foto, le macchie di sangue. Avrebbe dovuto scendere di piГ№ nei dettagli di ciascuna coppia se voleva andare da qualche parte. E avrebbe avuto bisogno di un qualche risultato della scientifica sui pezzi di tessuto. Date le similaritГ  tra le due scene, presumeva che una buona vecchia ricerca di base, piГ№ di tutto, avrebbe scoperto piste e indizi.

Tornarono alla macchina, Kate ricordò di nuovo che avevano cominciato la giornata esageratamente presto. Quando vide che erano appena passate le dieci del mattino, ne fu in qualche modo rinvigorita. Avevano ancora la maggior parte della giornata davanti a loro. Magari, se fosse stata fortunata e il caso si fosse evoluto come pensava che potesse fare, sarebbe stata di ritorno a Richmond entro la fine del weekend per vedere Michelle un’altra volta – se, ovviamente, Melissa l’avesse permesso.

Vedi, prese la parola la parte più saggia di lei mentre si rimetteva dietro al volante della macchina. Persino nel bel mezzo di sanguinosi omicidi multipli, stai pensando a tua nipote – alla tua famiglia. La cosa non ti dice niente?

Immaginava di sì. Ma persino mentre metteva piede nell’ultimo quarto della sua vita, era ancora molto difficile ammettere che nella vita c’era qualcosa di più del suo lavoro. Particolarmente difficile quando si trovava sulle tracce di un assassino che, sapeva, in ogni momento avrebbe potuto uccidere ancora.




CAPITOLO SEI


Era stata organizzata per Kate e DeMarco una piccola sala conferenze in fondo al dipartimento di polizia della città di Roanoke. Una volta arrivate alla stazione, una piccola e corpulenta donna alla portineria le accompagnò attraverso l’edificio fino alla stanza. Non appena sedettero e cominciarono a installare una postazione di lavoro di fortuna, si sentì bussare alla porta.

В«AvantiВ» disse Kate.

Quando la porta si aprì, videro una faccia familiare – Palmetto del dipartimento di polizia di stato, l’uomo un po’ torvo che le aveva accolte davanti alla residenza dei Nash molte ore prima quello stesso giorno.

«Vi ho viste tornare per di qua mentre firmavo tutti i documenti» disse Palmetto. «Sto uscendo, per tornare a Chesterfield tra qualche ora. Ho pensato di venire a vedere se c’era altro con cui potevo aiutarvi.»

В«Niente di grossoВ» disse Kate. В«Per caso ha saputo che ГЁ stato trovato un pezzo dello stesso tessuto nella gola di Bethany Langley?В»

«Non l’ho saputo prima di mezz’ora fa. Apparentemente una di voi ha chiamato il laboratorio per chiedere una foto.»

«Sì» disse DeMarco. «E pare che corrisponda a quello che ci ha dato lei.»

Al sentir menzionare il pezzo di tessuto, Kate sistemò la busta di plastica datale da Palmetto sulla tavola. «Per come stanno le cose adesso, è l’unica prova solida che abbiamo che colleghi gli omicidi in modo concreto.»

В«E la scientifica su quello non ha trovato praticamente nienteВ» disse Palmetto. В«A parte il DNA della signora Nash.В»

В«Nemmeno il rapporto della scientifica che sto vedendo del tessuto dei Langley offre qualcosaВ» disse DeMarco.

В«Eppure potrebbe valer la pena fare un giro al laboratorio della scientificaВ» disse Kate.

В«Allora buona fortunaВ» disse Palmetto. В«Quando ho parlato con loro del tessuto dei Nash, non sapevano niente.В»

В«Lei ГЁ stato coinvolto in qualche modo nella scena dai Langley?В» chiese Kate.

«No. Sono arrivato subito dopo l’accaduto. Ho visto i corpi e ispezionato il posto, ma non c’era niente. Quando parlate con la scientifica, però, chiedete dei capelli trovati sulla biancheria pulita. Non sembravano appartenere alla signora Langley, così faranno dei test.»

В«Prima di andareВ» disse Kate В«vuole proporre qualche teoria?В»

«Non ne ho» disse Palmetto seccamente. «Dall’indagine che ho fatto io, pare non esserci assolutamente nessun collegamento tra i Nash e i Langley. Il tessuto in gola, però… qualcosa di così personale ed esplicito per il killer deve collegarli in qualche modo, giusto?»

«È quello che penso io» disse Kate.

Palmetto diede un piccolo schiaffo scherzoso alla porta e poi Kate lo vide sorridere per la prima volta. В«Sono sicuro che lo troverГ . Ho sentito parlare di lei, sa? Molti di noi del dipartimento hanno sentito parlare di lei.В»

В«Ne sono sicuraВ» disse lei con una smorfia.

В«PiГ№ che altro cose belle. E poi ha mollato la pensione per catturare uno qualche mese fa, no?В»

«Può dire così.»

Palmetto, vedendo che Kate non aveva intenzione di starsene lì a crogiolarsi nell’adulazione, le fece spallucce. «Chiami i ragazzi dello stato, se ha bisogno di qualcosa per questo caso, agente Wise.»

В«Lo farГІВ» disse Kate mentre Palmetto se ne andava.

Quando Palmetto ebbe chiuso la porta alle sue spalle, DeMarco scosse scherzosamente la testa. В«Non ti stanchi mai di sentire la gente cantare le tue lodi?В»

«Sì, a dire il vero» disse Kate, ma non con maleducazione. Anche se era edificante che le venisse ricordato tutto ciò che aveva fatto durante la carriera, nel profondo sapeva che aveva sempre fatto solo il suo lavoro. Forse con un po’ più di passione degli altri, ma era stato solo quello – un lavoro ben fatto… un lavoro che sembrava non riuscire a lasciarsi alle spalle.

Dopo qualche minuto e un po’ d’aiuto dal sistemista della stazione, Kate e DeMarco ebbero accesso al database della stazione. Lavorarono insieme, esaminando il passato dei Nash e dei Langley. Nessuna famiglia aveva una fedina penale di un qualche tipo. Anzi, entrambe le famiglie avevano dei documenti che rendevano difficile immaginare che qualcuno provasse rancore nei loro confronti. Per quanto riguardava i Langley, erano stati genitori affidatari per qualche anno delle loro vite, quindi si erano sottoposti a controlli rigorosi sul loro passato molte volte. I Nash erano pesantemente coinvolti nella loro chiesa, ed erano stati in molte missioni all’estero negli ultimi vent’anni, soprattutto in Nepal e in Honduras.

Kate abbandonò la cosa dopo un po’ e cominciò ad andare avanti e indietro per la stanza. Usò la lavagna della sala conferenze per annotare appunti, sperando che vedere tutto scritto in un solo posto l’aiutasse a concentrarsi. Ma non c’era niente. Nessun collegamento, nessun indizio, nessuna chiara rotta verso la quale dirigersi.

В«Anche tu, eh?В» disse DeMarco. В«Niente?В»

В«Finora no. Penso che magari procediamo con quello che abbiamo davvero invece di cercare di trovare qualcosa di nuovo. Penso che dobbiamo rivalutare i tessuti. Anche se i test della scientifica non hanno dato niente, magari il tessuto stesso puГІ portarci da qualche parte.В»

В«Non ti seguoВ» disse DeMarco.

«Ok» disse Kate. «Non sono sicura di seguirmi neanch’io. Però spero che lo sapremo quando lo vedremo.»



***



Kate sentì le prime vere fitte di fatica quando lei e DeMarco andarono dalla stazione di polizia al laboratorio della scientifica. Era un severo memento che non dormiva da circa ventisette ore e che la sua giornata lavorativa era cominciata follemente presto. Vent’anni prima la cosa non l’avrebbe disturbata. Ma con cinquantasei anni a guardarla dritta in faccia di lì a poche settimane, le cose adesso erano diverse.

Il viaggio fino al laboratorio fu di soli cinque minuti, dato che si trovava in prossimità di una piccola rete che consisteva nel dipartimento, il tribunale e una prigione di detenzione. Dopo aver mostrato i documenti, furono scortate oltre la reception di un laboratorio di scienze forensi fino a un’area centrale di laboratori. Fu loro chiesto di accomodarsi in un piccolo atrio per un attimo mentre il tecnico che aveva il compito di occuparsi dei campioni di tessuto veniva convocato.

«Pensi che ci sia la possibilità che il tessuto sia una specie di biglietto da visita dell’assassino?» chiese DeMarco.

«Potrebbe essere. Potrebbe non avere niente a che fare con il perché del caso. Potrebbe solo significare qualcosa per l’assassino. Comunque adesso sembra che il tessuto – di una coperta di qualche tipo, ne sono piuttosto sicura – sia il nostro unico reale collegamento con lui.»

A Kate fece venire in mente un caso raccapricciante a cui aveva preso parte all’inizio degli anni Novanta. Un uomo aveva ucciso cinque persone – tutte ex fidanzate. Prima di ucciderle soffocandole, aveva costretto ciascuna di loro a ingoiare un condom. Alla fine non aveva avuto nessuna vera ragione per farlo, tranne l’odio che provava nell’usare i preservativi durante il sesso. Kate non riusciva a evitare di chiedersi se quei frammenti di tessuto non si sarebbero rivelati essere ugualmente insignificanti per il caso.

L’attesa fu breve; un uomo alto e più vecchio si precipitò fuori da una porta che stava proprio davanti a loro. «Siete dell’FBI?» chiese.

«Sì» disse Kate mostrando il documento d’identità. DeMarco fece lo stesso e l’uomo studiò ciascuno con attenzione.

В«Piacere di conoscervi, agentiВ» disse. В«Sono Will Reed, e ho condotto io i test sul tessuto dei recenti omicidi. Presumo che sia per questo che siete qui. Agente DeMarco, credo che sia lei la persona a cui prima ho inviato la foto, vero?В»

«Esatto» disse DeMarco. «Speravamo che potesse fare un altro po’ di luce su quei frammenti.»

«Be’, sarei più che felice di assistervi in qualunque cosa abbiate bisogno, ma se si tratta di quei due frammenti di tessuto temo che non ci sia niente che io possa offrire. Pare che l’assassino non solo si sia fatto in quattro per ficcare il tessuto nella bocca delle vittime, ma che sia anche stato piuttosto attento a non lasciarsi dietro delle tracce.»

«Sì, questo lo sappiamo» disse Kate. «Ma senza alcun campione biologico sicuro con cui procedere, mi chiedevo se c’era qualcosa che potesse dirmi sul tessuto stesso.»

В«OhВ» disse Reed. В«Con questo posso aiutarvi.В»

«Sono dell’opinione che entrambi i frammenti vengano dallo stesso materiale originario» disse Kate. «Molto probabilmente una coperta.»

«Penso che sia sensato dirlo» disse Reed. «Non ne ero sicuro finché non ho visto il secondo frammento. Combaciano piuttosto bene – colore, trama, e via dicendo.»

«C’è modo di dire quanto potrebbe essere vecchia la coperta?» chiese Kate.

В«Temo di no. Quello che posso dirvi, perГІ, ГЁ di che cosa ГЁ fatta. E mi ha colpito, perchГ©, a quanto ne so io, ГЁ una combinazione di tessuti strana per una coperta tradizionale, quando ci si pensa. La coperta per gran parte ГЁ fatta di lana, il che, certo, ГЁ assolutamente comune. Ma il secondo materiale usato nel tessuto ГЁ cotone di bambГ№.В»

«È tanto diverso dal cotone normale?» chiese Kate.

В«Non ne sono sicuroВ» disse lui. В«PerГІ vediamo passare di qui molti abiti e materiali in tessuto. E posso contare sulle dita di una mano il numero di volte che sono venuto in contatto con qualcosa che contenesse notevoli tracce di cotone di bambГ№. Non ГЁ una fibra molto rara, ma non ГЁ diffusa come il suo cotone di base.В»

В«In altre paroleВ» disse DeMarco В«non sarebbe troppo difficile localizzare le aziende che lo usano come materiale principale?В»

«Questo non lo so» disse Reed. «Però potrebbe interessarvi sapere che il cotone di bambù è presente in molte delle coperte più soffici. È piuttosto traspirante, a quello che ho visto. Probabilmente state cercando un capo costoso. Anzi, c’è un magazzino appena fuori città che fabbrica proprio il tipo di roba di cui parlo. Coperte, copriletto, lenzuola, roba così, a prezzi alti.»

В«Sa come si chiama?В» chiese DeMarco.

«Biltmore Threads. È un’azienda piccola, che è quasi fallita quando tutti hanno cominciato a comprare tutto on line.»

В«Altro che puГІ dirci?В» chiese Kate.

«Sì, ma è un po’ repellente. Con la signora Nash, credo che il tessuto sia stato ficcato così in fondo che lei ha quasi vomitato, quasi fino a morire, persino. Sul tessuto c’era acido gastrico.»

Kate pensò alla forza e allo sforzo che ci sarebbero voluti per fare una cosa del genere… a quanta parte di una mano dovesse entrare nella bocca della vittima.

В«Grazie del suo tempo, signor ReedВ» disse Kate.

В«Si figuri. Speriamo solo di non vedere presto un terzo frammento di quella coperta.В»




CAPITOLO SETTE


Stranamente, il viaggio fino al magazzino di Biltmore Threads portò Kate e DeMarco lungo lo stesso tratto di strada che avevano preso a Whip Springs alle quattro di quel mattino. La fabbrica e il magazzino si trovavano lungo una strada a due corsie che serpeggiava fuori dall’autostrada. Era nascosto, insieme a una distesa di erba morente che fungeva da paesaggio, negli stessi boschi che nascondevano la casa dei Nash dalla strada principale.

Dall’aspetto del parcheggio, la Biltmore Threads non stava andando male quanto aveva suggerito Will Reed. Il posto sembrava impiegare almeno cinquanta persone, e ciò sulla base solo di quell’ora del giorno. Con una fabbrica come quella, Kate presumeva che si lavorasse su turni, e quindi probabilmente un’altra cinquantina di operai sarebbero arrivati più tardi per il turno della notte.

Entrarono, percorrendo uno squallido atrio. Una donna seduta dietro a una cassa alzò lo sguardo su di loro con un’espressione peculiare. Era evidente che non avevano molte visite.

В«Posso aiutarvi?В» chiese.

DeMarco partì con il giro di presentazioni, e dopo che ebbe mostrato i documenti la donna alla cassa aprì con un pulsante una porta in fondo all’atrio. La stessa donna venne loro incontro lì e poi le accompagnò per un piccolo corridoio. In fondo a esso, aprì una seria di doppie porte che portavano al piano produzione della Biltmore Threads. Strimpellavano molte serie di telai e altre attrezzature che Kate non aveva mai visto. Sul lato dell’ampio piano di lavoro, un muletto compatto trasportava un bancale di abiti accatastati in giro per il magazzino.

Dopo averle accompagnate costeggiando con cautela le pareti del piano, la donna si fermò a un’altra porta e le accompagnò dentro. Lì c’era uno stretto corridoio con cinque stanze. La donna le portò alla prima e bussò.

«Sì?» tuonò una voce maschile da dentro.

«Abbiamo visite» urlò la donna prima di aprire la porta. «Due signore dell’FBI.»

Ci fu qualche secondo di pausa e poi la porta venne aperta dall’altra parte. Le accolse un uomo dai capelli scuri e con spessi occhiali. Le squadrò da cima a fondo, non per nervosismo ma per assoluta curiosità.

В«FBI?В» chiese. В«Cosa posso fare per voi?В»

В«Possiamo avere un minuto del suo tempo?В» chiese Kate.

«Certo» disse lui mettendosi da parte e permettendo loro di entrare nell’ufficio.

C’era solo un posto a sedere nell’ufficio oltre a quello dietro alla scrivania. Non si accomodarono né Kate né DeMarco. Non si sedette neanche l’uomo dai capelli scuri, scegliendo di stare in piedi con loro.

В«Presumo che lei sia il supervisore, giusto?В» chiese Kate.

«Sono il regional manager e il supervisore del turno di giorno, sì» disse. Allungò rapido la mano, come imbarazzato di esserselo dimenticato prima. «Ray Garraty.»

Kate strinse la mano offertale e poi mostrГІ il documento. Poi mise la mano in tasca ed estrasse il pezzo di tessuto della scena dei Nash.

В«Questo ГЁ un brandello di tessuto rinvenuto su una recente scena del crimineВ» disse. В«E crediamo che possa essere la chiave per beccare un assassino. Il laboratorio della scientifica ha trovato del cotone di bambГ№, e a quel che so la Biltmore Threads usa cotone di bambГ№ piuttosto regolarmente.В»

«Sì» disse Garraty. Fece per prendere il sacchetto e poi esitò prima di chiedere. «Le spiace?»

Kate scosse la testa e glielo porse. Garraty lo osservò attentamente e annuì. «Senza smembrarlo ulteriormente non posso darvi garanzie, però sì, sembra che ne abbia. Sapete da dove viene il tessuto?»

В«Presumo da una copertaВ» disse Kate.

«Pare di sì» disse Garraty. «E, anche se non ne sono sicuro al cento per cento, penso che possa essere stata disegnata e fabbricata qui.»

В«Proprio qui alla Biltmore Threads?В» chiese Kate.

В«Forse.В»

Garraty ritornò il sacchetto di plastica a Kate e poi andò a un vecchio schedario malmesso posto nell’angolo in fondo del piccolo ufficio. Aprì il cassetto inferiore e dopo aver rovistato per un po’ ne estrasse due diversi libri. Erano entrambi piuttosto grandi, e mentre lui si metteva a sfogliarne uno Kate vide che erano entrambi cataloghi di inventario.

«Il colore e il design intuibili me lo rendono familiare» spiegò Garraty continuando a girare le pagine. «Se è stata fatta qui, dev’essere in uno di questi libri.»




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